Tempo di Metamorfosi,
di Sante e di Madonne
Marta dell'Anno
Nasco nel profondo Sud, in quella che in molti considerano tra le città più brutte d'Italia.
Foggia è una città distrutta e ricostruita, e tanto incazzata.
La sua storia e le sue leggende le imparo dai miei genitori, Giustina e Michele, instancabili ricercatori di tradizioni popolari, musicisti e raccontastorie, un punto di riferimento per generazioni di ragazzi negli anni Ottanta e Novanta.
Piccolissima, comincio a cantare con loro in giro per l'Italia e poi un giorno, a nove anni, mi propongono di cominciare a suonare uno strumento, il violino… una cosa facile!
Inutile dire che gli anni di Conservatorio a Foggia sono densi e intensi e a sedici anni, da buona iperattiva e adolescente con sete di conoscenza, parto per la Nuova Zelanda per un programma di scambio interculturale.
Sei mesi a testa in giù, senza telefono, quasi senza internet, senza Italia, in una scuola femminile, con l'uniforme.
Studio musica, teatro, arte.
Era il 2001.
Quando torno ho voglia di conquistare il mondo, ma mi calmo e finisco il Liceo, mi iscrivo all'Università e mi innamoro della viola.
Comincio a frequentare feste di paese, a imparare passi di danza delle tarantelle del Gargano e delle danze Sud Italia, testi di serenate, melodie tramandate oralmente, e a scrivere le prime idee di canzoni.
Suono in orchestre e innumerevoli formazioni di musica classica, ma canto e suono di tutto.
Tutto mi incuriosisce, la Musica acustica ed elettrica, suonata per strada o nei teatri.
È il 2008 ed entro a far parte del gruppo Tarantula Garganica , di Monte Sant'Angelo, con il quale collaboro ancora oggi.
Portiamo la nostra musica tradizionale in Canada, Francia, Belgio, Germania, Portogallo e mezza Italia.
Sono i primi grandi palchi e le prime tournée intense, con viaggi lunghi e tutto il resto, le jam notturne fino all'alba e poco sonno.
Mi laureo in Lettere e Filosofia con una tesi in Antropologia Culturale sui Canti d'Altalena di Pietramontecorvino (Fg), dopo una lunga ricerca sul campo e poi, al Conservatorio di Pescara, in viola, sotto la guida del Maestro Roberto Molinelli, violista, compositore e arrangiatore.
Tutto comincia finalmente a risuonare.
Frequento la Scuola di Musica "Donna Olimpia", a Roma, per la formazione triennale in "Metodologia Orff-Schulwerk". Nasce così la mia passione per una pedagogia fatta di pratica e gioco e un solfeggio nuovo e finalmente diverso dai libri del Ciriaco e dai corsi di solfeggio cantato in cui mi si diceva di gridare perché non avevo acuti, e che la mia voce era "da ragazzo".
Parto per Barcellona, del bilancio di CO ₂ non si parla ancora tanto.
Sono due anni di libertà e busking, nelle strade del Barrio Gotico, musica senza filtri, con un'acustica speciale.
Andate e ritorni tra l'Italia e la Spagna con qualche esplorazione in Francia, per delle lezioni di canto con Fabrizia Barresi.
Canto e… la mia voce è tutta da scoprire.
Nasce il duo Soap Trip (violino elettrico, effetti e loopstation), sono accompagnata da Natale La Riccia alla batteria.
Giriamo mezza Europa, in duo, suonando le mie canzoni, scritte in quattro lingue, registrando i loop in concerto.
Nel 2013 siamo invitati sul Palco del Casinò di Sanremo, da Enrico De Angelis, al Premio Tenco . Incredibile ma vero, suoniamo al Tenco … ci sono le prove!
Poi in una torrida giornata foggiana, comincio a scrivere le canzoni che sarebbero diventate un Ep: Fluid .
In solo. Sempre violino elettrico, con effetti e loop.
Mi trasferisco a Parigi e poco dopo il mio utero accoglie per la prima volta un'altra vita.
E la mia vita diventa un magnifico incastro di poppate e concerti, pannolini e tournée. Coi Tarantula Garganica , con Soap Trip , in solo.
Durante un'intensissima formazione alla Manufacture Chanson , nel 2015, conosco Lucie Taffin, che diventa sorella e collega di avventure in musica. Insieme ancora oggi formiamo il duo Pic Panacée , con lei alla fisarmonica e alla voce.
Abbiamo due timbri complementari, due strumenti caldi per accompagnarci, due voci che ne diventano una sola. Scriviamo insieme e registriamo un disco di cui andiamo fiere, di brani originali e cover di canzoni che abbiamo sempre amato.
Subito dopo l'incontro con Lucie, conosco Victoria Delarozière, organettista e cantante, eccentrica e stellare.
Ci incontriamo per comporre ed arrangiare le musiche dello spettacolo teatrale J'avoue que j'ai vécu , in trio con Virginie LeCoënt.
Le memorie di Pablo Neruda, la sua vita in musica, va in scena nel 2019 per due settimane nel prestigioso Théâtre du Soleil di Parigi.
In quelle settimane, con Victoria, cominciamo a concepire quello che poi é diventato un vero e proprio spettacolo per famiglie, un concerto da ballare, Tascabilissimo . Circa 300 rappresentazioni in tre anni in tutta la Francia, in lungo e in largo, in Italia e Romania.
Resistente anche al Covid più nero, l'abbiamo suonato in festival di arte di strada e teatri, sale da ballo e foreste.
Nel 2017, passo indietro. Sono diventata madre una seconda volta, le tournée e le poppate si intensificano e la mia iperattività pure.
Formo, in Italia, due formazioni acustiche: Alfabeto Runico e il Duo con Andrea Marchesino.
Alfabeto Runico é un trio d'archi insolito. Con due contrabbassisti fratelli, Andrea Resce e Nicola Scagliozzi, registriamo un disco nella Chiesa di San Severo Fuori le mura, a Napoli e cominciamo una tournée europea densissima.
La famosa rivista musicale Songlines ci dà 5 stelle e inserisce il nostro album tra i primi 20 album europei del 2019.
Con Andrea Marchesino, alla chitarra, scriviamo insieme e registriamo Altro non c'è , nel 2020.
La presentazione è annullata per il Covid, ma i concerti non ci mancano.
Appena possibile esploriamo repertori che risuonano con le nostre vite.
Difendiamo la musica senza filtri e costrizioni, in luoghi dove la musica è già abitudine o in luoghi insoliti.
Andrea ha curato, arrangiato, scritto e co-prodotto Tempo di metamorfosi di Sante e di Madonne .
Oggi la mia vita è fatta di progetti che si sono realizzati e che si stanno realizzando. Sono una musicista curiosa che ha voglia di ricercare e condividere, un'insegnante attenta ed entusiasta.
Sono una donna che ama il leggero dinamismo della vita e che, a fatica, ha imparato pure a fermarsi.
Non sono una Santa, ma ho storie da raccontare, sono una Madre, di due Donne.
“La morte di Maria è stata cancellata e sottratta alla rappresentazione, cristallizzando per tutte le donne un modello divinizzato a cui nessuna può accostarsi con qualche speranza di identificazione. Nell'iconografia dominante, quella che ha fondato il nostro immaginario collettivo, la madre di Cristo ha con la morte un rapporto di sola contemplazione: è la Mater Dolorosa ai piedi della croce, icona del dolore permanente al capezzale della fine di un altro. Questo silenzioso Stabat è la pietra miliare della costruzione dell'idea di Maria come vestale afflitta e funzionale, predestinata a divenire il modello ferreo per la femminilità di quasi venti secoli.”
Michela Murgia Ave Mary
Tempo di metamorfosi, di Sante e di Madonne é il mio settimo disco, cucito a colpi di "punti Frankstein" da una persona che non sa cucire, tra la primavera e l'Autunno del 2020, su un piano elettrico caduto dal cielo, o dal pero.
La parola e la musica si fondono e si trasformano, senza fronzoli ma con molta cura. È un duo dai colori caldi, come quelli del Sud da dove vengono, arrabbiato e romantico allo stesso tempo. Le serenate d'amore e di sdegno dei paesini della provincia di Foggia si fondono con le storie scritte da loro, in una grande metropoli, tra risate e kilometri. Si ride e si piange, si ricamano tanti piccoli dettagli, in ogni concerto, con curiosità. Il duo sarà in residenza in Primavera 2024 per la creazione del loro secondo concerto e la registrazione del loro secondo album. Andrea é anche l'arrangiatore, il co-produttore e il chitarrista di "Tempo di Metamorfosi, di Sante e di Madonne".
“Incredibly original and impressive, 5 stars” Così li definisce il noto Magazine Songlines, che inserisce il loro disco omonimo nei 20 album europeri migliori del 2019. L'atipico trio d'archi (due contrabbassi, viola e voce) scrive e arrangia brani della tradizione della Puglia, scegliendo un suono acustico e senza filtri, privilegiando Chiese e Cappelle. Suona in mezza Europa, dal 2017, ed é in creazione per il loro prossimo disco di canzoni.
Che gli opposti si attraggano non c'è dubbio ma che lo facciano così bene non è scontato. Marta dell'Anno e Lucie Taffin, viola e fisarmonica ma soprattutto due voci sorelle che raccontano un unica storia. Tra colpi di mantice e d'archetto, nel loro disco "Due?", uscito nel 2022, si susseguono brani originali e rielaborazioni tratte da memorie d'infanzia. Un duo fresco, elegante e divertente, che ascoltato dal vivo colpisce anche i più duri di cuore, combinando il sole del Sud Italia con il freddo dell'inverno parigino, i bottoni della fisarmonica con le corde della viola. E due timbri vocali, che all'unisono danno vita a un'unica anima musicale, figlia delle loro madri.
Dopo circa 300 concerti in tutta la Francia, un disco in ristampa, una tournée in Romania, schivando il Covid e due tournée in Italia, Tascabilissimo è in creazione con "Notturno", il secondo spettacolo del duo. Stessi strumenti, due voci, un'ode alla notte fatta di clandestinità e silenzio, di amori nascosti e serenate a voce alta, in una personale versione, alla luce della luna. La prima é il 12 Gennaio 2014 a Saint-Avé (Fr).